Buonasera
lettori!
La
volta scorsa ci siamo lasciati augurandoci un 'Buon Ferragosto'
grazie alla realtà surreale e misteriosa di Rene` Magritte. E sta
volta?! Beh oggi abbiamo deciso di guardare l'arte da un altro punto
di vista.
Secondo
voi, catturare l'attenzione attraverso l'arte per qualcosa che e'
tutt'altro che salutare' funziona?
Pensate
solo a come sono cambiati semplicemente i pacchetti di sigarette: ne
vengono creati sempre di nuovi, di più belli, di più particolari,
di più accattivanti.
Per
questo la domanda seguente e': attraverso l'arte cosa si può creare?
Tutto.
Tuttavia
l'arte che cosa esprime? La continua ricerca della perfezione, della
bellezza pura, del modo in cui esprimere la giusta sensazione, nel
cercare la costante attenzione di chi guarda.
La
grande forza dell'arte si basa appunto sul lasciare qualcosa, una
curiosità, una voglia di acquisirne ancora.
Ecco,
i pacchetti di sigarette, la loro estetica rendono proprio questo
principio e i grandi monopoli cercano di incentivarne la vendita
innovandoli continuamente.
Basta
vedere l'ultima edizione utilizzata dalle Chesterfield, sia rosse che
blu, dove i pacchetti prendono le sembianze di tele per accogliere
gli schizzi di colore dovuti ai differenti generi musicali che
rappresentano. Il rosso, il nero e il giallo esprimono tutta la
grinta richiesta dal Rock; Il celeste, il fucsia e l'argento
hanno proprio la faccia di chi ama l'Elettro; il blu e il giallo
tirano a se` il Drum&Bass.
E
tutti questi pacchetti risultano perfettamente armonizzati,
perfettamente adatte a chi, oltre che concedersi una sigaretta, ha
anche voglia di passarsi il contenitore tra le mani e scorrere con
gli occhi le varie strisciate di colore. Anche l'occhio vuole la sua
parte, no?! In questo modo l'arte si unisce all'utile, e ciò porta
guadagno da entrambe le parti, ma in maniera differente.
Da
un lato il guadagno concreto del venditore, dall'altra il guadagno di
poter lanciare un piacevole sguardo a ciò che più nuoce alla
salute.
Perché considerarla arte?! L'arte e' la manifestazione anche del male. Del
dolore, della ricerca di un'emozione passeggera.
La sigaretta cosa e' in fondo?! Voglia di tranquillità. Ecco perché l'estetica del pacchetto rientra in ciò che si può considerare 'espressione artistica'.
La sigaretta cosa e' in fondo?! Voglia di tranquillità. Ecco perché l'estetica del pacchetto rientra in ciò che si può considerare 'espressione artistica'.
Espressione
artistica che manifesta anche le emozioni peggiori che un essere
umano possa provare.
Molti
pittori, disegnatori, fotografi, musicisti e tutti coloro che
manifestano nel loro fare quotidiano ciò che provano e sentono,
pensandoci, osservando, leggendo, ascoltando, vedendo raffigurati su
tela, su carta o anche -perché no- su pelle, provano dolore
nell'osservare ciò che la loro mente ha creato; ciò che le loro
mani hanno plasmato, ma e' effettivamente questo ciò che porta loro
dolore.
Anche
nelle sigarette, chi non rimane estasiato nel vedere che hanno
cambiato il loro aspetto, qualcosa di nuovo in qualcosa di vecchio,
qualcosa di più bello in qualcosa di brutto.
L'arte
esprime il dolore provato, ma al tempo stesso la gioia, il senso di
liberazione estremo nel raffigurarlo.
Picasso
ne e' un chiaro esempio: il 'Periodo Blu' era proprio questo.
Esso
era la rappresentazione concreta delle paure, delle disillusioni,
delle angosce e del dolore che risiedevano in un solo uomo.
Ed
e' solo da quest'uomo che ci e' arrivata una quantità di quadri che
si son aggiunti a tutti quelli di coloro che mantengono viva la
nostra storia. Il dolore e' parte di questa storia, della storia di
Picasso, della storia di ognuno di noi.
Disegnare,
per Pablo, era uno sfogo, era un ricordarsi quelle esatte sensazioni
provate nel momento stesso in cui si ha sofferto. Era una fotografia
da poter riguardare, anche a distanza di tempo, con la sicurezza che
avrebbe riportato alla mente quei mali che lo avevano fatto cadere in
quel baratro di mere emozioni.
Per
noi, per altri, il dolore si può esprimere col fumo, col disegnare
nell'aria le mancanze, passandosi tra le mani questi pacchetti.
Sempre nuovi, più accesi, più vicini, quasi a conforto del male
dell'uomo.
Il
paragone tra fumo e arte, tra dolore rappresentato e meraviglia nel
vederlo portano proprio a concepire l'arte come mezzo a 360 gradi in
grado di potersi accostare a qualsiasi cosa, rimanendo sempre in
armonia con l'insieme e in grado di lasciare un messaggio, a volte
chiaro, a volte avvolto nel mistero.
Vi
lasciamo con questa riflessione venutaci oggi durante una
tranquillissima 'pausa sigaretta' e ci scusiamo per essere usciti
cosi' tardi, ma siamo state abbandonate dalla connessione per alcune
ore e in più il computer ha anche deciso di prendersi una pausa lunga quanto un giubileo..
Alla
prossima ragazzi!
Silvia
Bottero, Claudia della Monica
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