sabato 8 agosto 2015

The Grand Budapest Hotel - Recensione





Gustave: Perchè vuoi fare il fattorino d'albergo?
Zero: Chi non vorrebbe...al Grand Budapest, signore?

Uscito il 10 Aprile il film di Wes Anderson presenta un cast stellare , tra gli attori infatti troviamo Ralph Fiennes, Tony Revolori, Saoirse Ronan, Bill Murray, Edward Norton, Harvey Keitel, Jude Law e Tilda Swinton .

Il Grand Budapest Hotel  , ambientato nei primi anni del 900 , racconta in capitoli  la storia di Gustave H  (interpretato dallo strepitoso  Ralph Fiennes ) , il portiere di un lussuoso albergo in montagna situato nell’immaginaria regione della Repubblica della Zubrowka  e della sua amicizia con il Lobby Boy il giovane aiutante Zero Moustafa . Dopo l’omicidio della ricca duchessa  Madame D (amante anziana di Gustave ) per mano di un assassino ignoto , i due personaggi  vengono  coinvolti nelle indagini della polizia e nella lotta per aggiudicarsi l’eredità lasciata dalla ricchissima signora.

Protagonista di questo film è lo scenario fiabesco di questo albergo situato tra le montagne , messo il luce grazie al gioco irriverente  di inquadrature tipico di Wes Anderson ( mostrato già nel film come Fantastico Mr Fox ) , da cui si sviluppa l’avventuroso viaggio . Un viaggio che più una fuga , sembra un ricerca intrapresa dai protagonisti per ritrovare se stessi , non a caso vengono trattati temi molto importanti come l’amore , la solitudine e anche un pizzico di politica ( vedi il personaggio di Zero Moustafa , un ragazzo che diventa simbolo di ribellione contro guerre e razzismo , tutto fatto senza perdere però la vivacità e l’ironia dell' intera storia . Riferimento fatto dal regista alle opere di Stefan Zweig, lo scrittore ebreo austriaco suicidatosi nel 1942 e le cui opere furono messe al bando dai nazisti.) tuttavia , e in questo sta la pecca di Anderson , approfondire le varie tematiche . La divisione in capitoli dell’intera storia è utilizzata dal regista per creare contrasto nostalgico tra il passato e presente , aiutato non solo dalle voci narrate , ma anche dall’aspetto iniziale e finale dell’albergo . Ciò nonostante , grazie anche al cast,  il risultato che ne evince è di un successione frenetica e disordinata di effetti , eventi , prospettive ed emozioni , una miscela che contagia tutti . Insomma non resta che dire : ‘’Benvenuti al Grand Budapest Hotel , come possiamo aiutarla ? ‘’

- Maria Torromeo.

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